
Rifletto su ciò che rifletto
Un progetto di parole che raccoglie riflessioni, pensieri, versi e aforismi. Un flusso irregolare di annotazioni sul mondo. Un racconto parziale della realtà vorticosa. Questo è “Rifletto”.
L’uomo è uno specchio che nel tempo, a ogni cicatrice, si incrina con crepe uniche e che per questo riflette visioni, o deformazioni, personali della realtà. Consapevole di questo precario punto di vista, rifletto su ciò che rifletto. Sempre.
#24
A temperature emotive elevate nuova musica bolle in pentola.
#23
Amo dare indicazioni stradali agli sconosciuti che mi fermano: è uno di quei rari momenti, semplici e senza clamore, in cui tutte le distanze si annullano. Così mi prodigo per fornire le indicazioni più dettagliate possibile.
#22
La musica è il colore dei giorni e ne vivo la bellezza come chi contempla le imprevedibili pennellate di un quadro che sorprende.
#21
La musica liquida ha liquidato autori, musicisti e tecnici e ne ha fatto dei fantasmi. Più nessun foglio ne menziona i nomi. Più nessuno sa chi ha fatto cosa.
#20
Sono un abile regista e un attore di talento in grado di dirigere e recitare in testa il film della mia vita: del passato realizzo sempre remake in cui correggo la storia, del futuro giro ogni volta la scena perfetta. Peccato che proiezioni e realtà raramente coincidano.
#19
La totalità del tempo dei nostri figli è interamente fagocitata dalla scuola, tra lezioni in aula e compiti a casa, da mattina a sera. Arte, sport e tempo libero vengono aridamente e ottusamente ignorati. Quando riempire vuol dire svuotare.
#18
Comunicato del futuro: “In base a quanto sancito dalla CMG (Commissione Musica Governativa) con il Decreto Testi, si rammenta che per ottenere l’approvazione della canzone in sede definitiva l’utilizzo del turpiloquio è obbligatorio.”
#17
Comunicato del futuro: “In base a quanto sancito dalla CMG (Commissione Musica Governativa) con il Decreto Testi, si rammenta che è proibita ogni forma di poesia per favorire l’integrazione culturale degli autori che non manifestano tali attitudini.”
#16
A volte sembra che per me la musica sia solo una scusa per raccontare l’ennesima storia e altre che le storie che voglio raccontare siano soltanto un banale pretesto per scrivere una nuova melodia.
#15
“Scarica l’app” è la nuova panacea.
#14
Annunci del futuro: “Si avvisano tutti gli studenti della Facoltà di Archeologia e Storia antica che anche quest’anno il corso base di Gentilezza, dal titolo: ‘Scusa, grazie e per favore’, è stato annullato a causa della mancanza di iscritti.”
#13
Giustificare un evidente errore tecnico con una preferenza personale non sempre muta un’infrazione in una licenza.
#12
La pace è un concetto dinamico, un equilibrio tra le diversità da rinnovare con dedizione e costanza, e non una condizione statica che funziona a prescindere.
#11
È umano essere in errore, ma è un errore non essere umano.
#10
Annunci del futuro: “Cercasi essere umano in grado di accettare le altrui diversità, siano esse fisiche, ideologiche o culturali, allo scopo di sperimentare ciò che anticamente veniva chiamata ‘empatia’. Astenersi perditempo.”
#9
Vocabolario del futuro, voce “condividere”: “Divulgazione sulle piattaforme social di contenuti digitali; anticamente, intima e rigogliosa partecipazione a medesime visioni, propensa per natura a evolvere in fratellanza.”
#8
Nega a un pensiero di espandersi in ampiezza, ostruisci gli sbocchi a tutti gli scenari che i suoi insiti e differenti aspetti generano per natura e otterrai la stretta voce di una categoria. Un pensiero circoscritto e immobile è più facile da etichettare e giudicare.
#7
Io suono
Tu sei
Egli è
#6
Coltivo sensi di colpa che poi fatico a estirpare. Tocca conviverci, il più delle volte. E piantarci accanto ricordi confortanti, confidando nel loro profumo.
#5
Le note, una volta nate, non vanno mai tenute, ma vanno rese note.
#4
Il difetto è come l’odore degli escrementi: tutti ci conviviamo, ma siamo disposti a tollerare soltanto il nostro.
#3
Adeguarsi per rifuggire la solitudine è un espediente nocivo a un equivoco ricorrente: sentirsi l’unico anziché unico.
#2
Essere se stessi è un coraggioso atto d’amore nei confronti del mondo intero. Non esiste nulla di più rivoluzionario e solidale.
#1
L’uomo è uno specchio che nel tempo, a ogni cicatrice, si incrina con crepe uniche e che per questo riflette visioni, o deformazioni, personali della realtà. Consapevole di questo precario punto di vista, rifletto su ciò che rifletto. Sempre.