Anche se spesso si fa a occhi chiusi o senza pensare, scegliere le corde per il proprio strumento è una faccenda piuttosto importante, direi maledettamente seria, perché qualità e diametro influisco notevolmente su suono e performance. Il mercato offre una vastissima scelta quanto a materiali e tiraggio, per tutte le esigenze e i gusti, sebbene non sempre questi criteri coincidano.
Esistono corde con anima tonda o esagonale in acciaio o in seta, rivestite da acciaio oppure da fosforo o ancora da fosforo e bronzo, zigrinate o lisce, al naturale o con una sorta di calza che le avvolge, ognuna con una diversa scalatura, da quelle più sottili a quelle più grosse. Naturalmente, la nostra scelta sarà guidata da preferenze personali e dal fine tecnico e musicale delle nostre intenzioni, ma in effetti alcune soluzioni possono valorizzare con più efficacia una tecnica esecutiva piuttosto che un’altra.
Nel caso specifico della chitarra acustica e del fingerstyle, corde troppo sottili rischierebbero di non avere lo giusto spessore sonoro, avendo poco corpo e molta brillantezza, soprattutto se si sceglie di usare accordature aperte. Le corde, infatti, tenderebbero a frustare eccessivamente sulla tastiera, producendo molti rumori indesiderati e poco sustain.
È per questo motivo che su un’acustica destinata al Fingertsyle sarebbe più saggio montare una muta di corde non inferiore a 0,12 inches (diametro della prima corda), perché questo diametro riesce a garantire con ogni accordatura corpo, sostegno e pulizia sonora. Di frequente, invece, si tende a usare sulla chitarra acustica setup e tiraggi da chitarra elettrica, preferendo l’agio e la suonabilità all’efficacia.
Io ormai da anni ho scelto di suonare corde 0,13 inches in fosforo e bronzo, apprezzandone volume, consistenza, chiarezza e brillantezza. Inoltre, questa soluzione, mi assicura un’ottima tenuta dell’accordatura, anche per le accordature più estreme, dettaglio di notevole importanza per chi, come me, spesso cambia le corde poco prima del concerto.
Considerata dunque l’importanza di questa scelta, al prossimo cambio corde vi consiglio di cominciare un piccolo viaggio esplorativo ed esperienziale sui vari tipi di corde, così da poter sperimentare diverse soluzioni e scegliere quella per voi più gratificante. Come sempre.
Ciao Luca
Grazie per i preziosi consigli! Volevo chiederti usi abitualmente accordare le tue chitarre, visto anche il calibro delle corde adottate, un semi tono o un tono sotto rispetto allo standard?
Ciao Agostino, grazie a te per aver letto e commentato. L’articolo e le informazioni in esso contenute hanno un po’ di anni ormai e nel frattempo ho cambiato alcune cose. La scalatura, ad esempio: avendo cambiato più chitarre nel corso del tempo, con le ultime scelte ho ritenuto necessario adoperare la scalatura 0.12 e non più 0.13, come segnalato. Ho più volte pensato di aggiornare l’articolo, ma ho sempre preferito lasciare immutata la testimonianza che in effetti rispecchia il momento storico in cui l’ho scritto. A ogni modo, venendo a quanto mi chiedi: no, accordo la chitarra normalmente. Ho sempre fatto così, sia quando usavo le 0.13 sia adesso con le 0.12. Se desidero avere un suono più profondo utilizzo allora la baritona. Spero davvero di esserti stato utile. Ti auguro ogni bene e a presto!
Grazie Luca! Preziosissimo il tuo suggerimento. Sicuramente per me ora è una questione di “palestra” quella da fare su corde e tensioni diverse, soprattutto perché arrivo da anni di chitarra elettrica e negli ultimi anni semi acustica. Ma il viaggio mi affascina e le vibrazioni/suono che deriva da uno strumento acustico mi affascinano molto. Giusto come dici tu. È un percorso. Crescita e sperimentazione!
Grazie per il tuo supporto
Ti auguro di fare un percorso gratificante e ricco di soddisfazioni. Se dovessi avere bisogno di qualsiasi cosa non esitare a contattarmi. Ogni bene e a presto!
Possiedo una godin gipsy jazz, che uso che uso come chitarra acustica facendo pure del bending .che corde mi consigli .Grazie
Ciao Giovanni. Conosco le Godin, ma non il modello Gipsy Jazz, per cui non posso dare consigli su chitarre che non ho mai suonato. Mi spiace. Ogni bene.
Possiedo una Washburn parlor acustica. MI SI e anche SOL suonano un po’ inscatolati, è possibile ridurre il problema?? Ora monta 012 fosforobronzo. Corde più sottili o di un materiale diverso aiutano?? Non sono interessato ad un maggior volume o sustain. Grazie1000
Ciao Erol. Io non credo che la sensazione di suono “inscatolato” svanisca utilizzando corde diverse. Certamente il tono potrebbe subire lievi differenze, ma credo che il timbro che senti sia l’effettiva voce della tua chitarra. Solitamente le Parlor danno questo tipo di risposta sonora. Non ti consiglio di montare corde più sottili delle 0.12, piuttosto prova una muta solo bronzo: dovrebbe restituirti un suono leggermente più brillante. Spero di esserti stato d’aiuto. Ogni bene.